La cattedrale di S. Vigilio, il Duomo di Trento, sorge sulla piazza omonima, sui resti di una chiesa cimiteriale paleocristiana, dove fu sepolto San Vigilio martire. L’edificio è considerato fra i più importanti monumenti sacri dell’area alpina. La costruzione del Duomo fu realizzata dal vescovo Federico Vanga (1207-1218), su progetto del maestro comacino Adamo d’Arogno in bello stile romanico-lombardo ma riflette chiare influenze gotiche.
La facciata che si ammira dalla Fontana del Nettuno, presenta lo stupendo rosone del transetto, che rappresenta la ruota della fortuna, una bella loggetta, e la porta dei leoni. Sulla facciata principale, che dà su via Verdi, campeggia il grande portale d'ingresso, sovrastato da un affresco del Trecento e da un eccezionale rosone con Cristo in trono, sempre del Trecento.
Qui vennero promulgati i decreti del Concilio di Trento (1545-1563). Le sessioni solenni della grande assise cattolica infatti si tennero nel presbiterio della cattedrale, su un'apposita struttura mobile. Da visitare anche la Basilica Paleocristiana di San Vigilio, nel sottosuolo della Cattedrale.
Nel vicino Museo Diocesano sono invece custoditi i preziosi oggetto che formano il Tesoro della Cattedrale, assieme a diversi dipinti che raffigurano le grandi assise del Concilio di Trento
L'interno, gotico e a croce latina, presenta tre navate divise da quattordici pilastri. L'altar maggiore è opera barocca del 1739. La Cappella del Crocifisso (1682) contiene il crocifisso ligneo, opera di Sisto Frey, ai cui piedi venivano pubblicati i decreti del Concilio. Nell'altra navata vi è il semplice deposito mortuario del più grande vescovo Trentino, illustrato dal quadro sovrastante, in cui San Vigilio presenta il Clesio alla Vergine. Nei due bracci del transetto, ci sono notevoli resti di affreschi del secoli XIII e XV. In fondo alla navata sinistra s’erge la statua duecentesca della Madonna degli annegati.