Lo splendido Castello del Buonconsiglio si innalza imperioso dal suo colle sulla città di Trento. Simbolo di Trento e monumento tra i più importanti della regione, fu eretto a scopo difensivo nel Duecento sul colle già sede di un castrum romano. Il suo nome deriva proprio dall’altopiano sul quale è arroccato, un tempo denominato Malconsey , successivamente ribattezzato con un termine di buon auspicio Buonconsilii.
Formato dall’aggregazione di edifici costruiti e accorpati tra loro nel corso dei secoli, nel 1400 subì importanti modifiche strutturali per volere dei principi vescovi Giorgio di Liechtenstein e Giovanni IV Hinderbach: il Castelvecchio venne collegato alla Torre Aquila,
Un secolo più tardi, il cardinale Bernardo Clesio fece edificare a sud del complesso una costruzione rinascimentale, il Magno Palazzo; sede gentilizia dei principi vescovi, conserva affreschi di Dosso Dossi e Girolamo Romanino.
Agli inizi del Novecento, tra le mura del Castello si consumò una delle pagine più controverse della Prima Guerra Mondiale: nella Stua della Famea, adibita a Sala del Tribunale, vennero condannati a morte con l’accusa di alto tradimento gli irredentisti Cesare Battisti, Fabio Filzi e Damiano Chiesa.
Attualmente, gran parte degli ambienti ospitano il Museo Provinciale del Castello del Buonconsiglio. Le collezioni d’arte sono suddivise nelle sezioni di archeologia, di arte antica, medievale, moderna e contemporanea.